Partita giocata il 29/11/2013
21-20/16-11/10-19/10-7/ 6-5

Pallacanestro Budrio: Barone 3, Bonato 4, Casatori, Cesario 23, Pivanti (capitano) 9, Spiga 18, Valdrè 5,. All. Benvegna.

Campo non facile quello di Comacchio, l’avevamo messo in conto, ma forse pure troppo………..
I padroni di casa partono grintosi ed arrembanti, tasso tecnico non eccelso ma buona organizzazione e tanta energia; Budrio è timido, soffre l‘impatto sulla partita degli avversari, ma tutto sommato tiene, rincorrendo, +5 il massimo vantaggio di Comacchio, ma rimanendo attaccato alla partita.
Con lo scorrere dei minuti Budrio sembra prendere coscienza delle proprie capacità: Il pressing di Comacchio viene spesso battuto in velocità, con la conseguenza di portare a tiri facili sulle rotazioni della difesa, inoltre l’impeto degli avversari produce molti falli che portano frequentemente Budrio in lunetta ed inducono cambi forzati.
Se pure con qualche difficoltà difensiva Budrio riaggancia Comacchio a fine frazione: 21-20 il primo parziale.
Difese più attente ed una minore lucidità in attacco danno vita ad un secondo quarto meno avvincente del primo, tuttavia Budrio sembra cedere, non più in grado di controllare la maggiore verve degli avversari: 16-11 il parziale e punteggio sul 37-31.
Magia di Benvegna e sul campo, alla ripresa, si presenta una squadra sicura ed autoritaria. Come antipasto Spiga infila due triple consecutive, una delle quali in transizione, un vero “tiro ignorante”, Budrio ricuce in un amen, poi il collettivo: si gioca e si segna ma soprattutto si difende, la zona infastidisce Comacchio che fatica a trovare la via del canestro e Budrio ne approfitta infilando altre due triple con Cesario e Pivanti ottenendo così il primo e unico parziale positivo : 10-19.
Con tre punti di vantaggio Budrio va a giocarsi l’ultimo quarto, entrambe le squadre faticano a segnare e la difesa di Comacchio si fa pressante e difficile da battere, fatto sta che Budrio segna quasi solo dalla lunetta e perde qualche palla di troppo, graziata poi dalle difficoltà degli avversari nell’attaccare la zona.
Si arriva al finale: parità a 20 secondi dalla fine e palla a Budrio, l’azione sfocia in un parapiglia confuso dove nessuno riesce a capire la fischiata dell’arbitro. Dopo il minuto di sospensione, con 12,5 secondi da giocare, viene però affidato il pallone a Cesario per due tiri liberi, proteste di Comacchio e due su due di Cesario. Altra sospensione. Si riprende e, come ampiamente previsto dagli spettatori Budriesi presenti, il cronometro non parte, Comacchio ha il tempo di impostare l’azione, tirare, sbagliare, prendere il rimbalzo e, quando l’arbitro si accorge che qualcosa non va e ferma il gioco, sul cronometro, nel frattempo miracolosamente partito, appaiono ancora 5 secondi da giocare.
A questo punto “il capolavoro”, anziché decurtare il tempo rimasto della quantità giocata e non cronometrata, l’arbitro decide di rifare giocare l’azione con tutti i dodici secondi che, questa volta, saranno contati da lui.
Proteste inutili e Comacchio segna: over time.
Budrio, sentendosi scippato, non trova la forza di reagire e Comacchio se ne va assestando un 6-0 che sembra definitivo, ma nel basket nulla è scontato: Budrio si ritrova in tempo, difende, ruba palla e piazza un 0-4 che riequilibra parzialmente il match, poi recupera ancora e Barone dalla lunetta fa 1 su 2, -1 ed un possesso a testa. Comacchio sbaglia la propria azione e, in un clima infuocato, Budrio ha nelle mani la palla della vittoria. Buona rotazione con palla che giunge a pochi istanti dalla fine nelle mani di Casatori che, ben marcato, si produce in un difficile sottomano: tabellone, ferro e fuori.
Peccato!
Volendo però vedere il bicchiere mezzo pieno: ottima partita, carattere e determinazione su un campo difficile hanno consentito ai nostri di mettere in mostra buone qualità; volendo vedere il mezzo vuoto: per vincere queste partite bisogna essere presenti fino all’ultimo secondo e non abbandonare il campo prima della fine accontentandosi di quanto di buono fatto,….chi deve capire ha sicuramente capito. Comunque bravi ragazzi.