Venerdì 8 giugno si è ufficialmente conclusa la stagione degli Aquilotti 2001 con l’ultimo allenamento dedicato alla consueta partita: “Genitori/Fratelli contro Bimbi”. Il risultato è stato nettamente a favore di questi ultimi, “TANTO a POCO”, in cui i “delinquenti” hanno toccato anche un massimo vantaggio di +16 sugli avversari. Nonostante il tentativo di rimonta, dettato più dall’orgoglio, i nostri delinquenti riescono a portare a casa anche questa partita, contro l’avversario sicuramente più sentito della stagione.
Ecco a voi le pagelle stilate dai due allenatori:
Alcamo Federico: Sempre con la testa tra le nuvole, lo vediamo fantasticare in mezzo al campo. Ogni tanto torna a trovarci, ma solo x brevissime apparizione e qualche chiacchiera di troppo. FARFALLONE nr 1.
Armaroli Simone: Il canestro proprio non gli piace, tant’è che non lo guarda mai, neanche quando tira. Si perde spesso nel palleggiare verso la metà campo, anche quando è in attacco. Serve più coraggio e intraprendenza. TIMIDO.
Benetti Emanuele: Si ritrova a dover governare delle leve lunghissime, usate più spesso per i dispetti che per la pallacanestro. Stagione tra alti e bassi, con sprazzi di buon basket e discreta pallavolo. DISPETTOSO GIOCHERELLONE.
Boemo Simone: E’ un combattente e come tale non si tira mai indietro. Ogni tanto si lascia prendere dalle emozioni, ancora comprensibilmente difficili da gestire. Esegue gli ordini in maniera esemplare. Duro in campo, un TENERONE fuori.
Bonaga Alessandro: con le gambe che si ritrova, si potrebbe quasi dire che ha sbagliato sport. Ora bisogna trovare un modo per metterle a disposizione della pallacanestro. Atleta dall’ombelico in giù, sopra c’è ancora qualcosa da sistemare. BOMBA AD OROLOGERIA.
Burzi Daniele: sempre con il sorriso sulle labbra, sul campo dimostra sempre determinazione e sangue freddo. Si incastra alla perfezione con Boemo. Poi vabbè, è juventino ma non solo per colpa sua. Manca qualche chilo: per eventuali prestiti, citofonare Grilli e Lanzi. CINICO.
Cavazza Niccolò: E’ uno dei “tutto-fare” della squadra: corre, salta, tira, segna, ruba, aiuta… Sempre attento, non gli sfugge niente. Ogni tanto c’è ancora qualche lapsus sul gioco di squadra, ma sono stati visti grossissimi progressi a riguardo. SULLA BUONA STRADA.
Cirilli Filippo: prima metà stagione da incorniciare, poi con l’arrivo della primavera si perde un pochino… Mah, sarà innamorato… Recupera nel finale. Lotta più degli altri, facendo passare in secondo piano la differenza d’età. UN LEONE (e non solo x i capelli).
Cocchi Giovanni: A settembre aveva quasi paura di palleggiare pur di non disturbare. Ora sta cominciando a tirare fuori la giusta grinta che serve su un campo da basket, acquistando maggior sicurezza giorno dopo giorno. In leggero, ma comprensibile, ritardo. TIMIDONE
Di Francesco Filippo: E’ un altro dei dispettosi giocherelloni. Quando si ricorda di giocare come si deve, porta sempre il suo mattoncino alla causa. Se riuscisse anche a tirare regolando la forza e guardando il canestro sarebbe il top. Anche lui manca di qualche chilo, ma sappiamo già a chi rivolgerci. CONCRETO.
Di Gruccio Samuele: qualità degne del miglior Lupin in difesa, da trasformare concretamente in attacco, sopratutto in contropiede. Micidiale tiro dalla media-lunga distanza. A volte, si lascia influenzare troppo dai compagni in campo, alternando ottime prestazioni a partite a prestazioni di secondo livello. Bisogna stabilizzarsi, anche emotivamente. SCALTRO.
Draghetti Alessio: E’ un altro di quelli che avrebbe a disposizione due ottime gambe, però bisogna trovare la soluzione per collegarle al resto del corpo e sopratutto alla testa. Vive di equilibri un po’ particolari, ma è giusto fantasticare a quest’età. SOGNATORE.
Forlani Leonardo: quando lo vedi correre, è perchè ha trovato da litigare con Emanuele. Piccolo ma tosto, non si fa mettere i piedi in testa da quelli più alti di lui. Con la palla tra le mani siamo all’inizio, l’importante è provare e riprovare. Non arrendersi mai, e lui non è di certo il tipo. FURBETTO.
Grilli Alessandro: sempre presente quando serviva, mettendo a disposizione il suo fisico possente. Vittima di qualche spinta di troppo da parte degli avversari. Quando non arriva più sangue al cervello, va in black-out tutto il sistema. Speriamo che non diventi verde. TENERONE nr2.
La Cascia Simone: anche lui un timidone fuori dal campo, ma deciso e sicuro quando si tratta di giocare a basket. Non eccede mai di protagonismo, anzi, pensa prima alla squadra, poi a se stesso. Atteggiamento perfetto per il ruolo che gli viene dato. RAGIONIERE
Lanzi Stefano: passione e cuore devoti alla pallacanestro. Vorrebbe strafare, dimenticando spesso che ha solo 11 anni. Quando è dentro l’area, vuole stoppare tutto quello che gli passa accanto, ma la Bionda non gliene fa passare una giusta. VIGILE.
Leonardi Matteo: mente e gambe in campo. Non si risparmia mai un attimo, ragionando e correndo per sè e anche per i compagni. Onnipresente in difesa, splendido nell’anticipare tutti a rimbalzo, spesso offensivo. TROTTOLA VAGANTE.
Nicolai Lorenzo: sempre in prima fila quando si tratta di chiacchierare, ma non è il solo. Parte piano ed esplode nel finale di stagione. Qualche problema di convergenza del tiro, ma sta rimediando. Serve più attenzione e meno chiacchiere. FARFALLONE nr 2.
Nuhu Matias: arrivato da poco, deve trovare la sua posizione all’interno id un gruppo affiatato e consolidato. Per fare ciò, serve tempo. Lo aspettiamo. NEW ENTRY.
Pancaldi Tommaso: Ha saputo subito ambientarsi al meglio. Un po’ spaesato all’inizio, non capiva bene che uso fare della palla a spicchi. Nel giro di poco tempo sembra aver inquadrato gli obiettivi giusti. Adesso serve sicurezza e confidenza. TIMOROSO.
Pasquali Niccolò: non ha paura di niente, affronta a muso duro tutto ciò che gli capita davanti alla strada. Dategli un elmetto e vi conquisterà l’universo. Lui corre e salta a suo piacimento. Si diverte a sparacchiare sempre dai 4 metri, alternando ottimi canestri a clamorosi “airball”. Il tasto “OFF” per spegnerlo?? grazie. MOTORINO INARRESTABILE.
Ricciardelli Emanuele: tra un colpo di tosse e l’altro, trova sempre il modo per dire la sua. Arriva in ritardo, ma recupera in fretta il tempo perduto, dimostrando che quando sta attento, riesce a fare delle ottime cose in campo. Va a sprazzi, serve continuità. DISCONTINUO.
Rosini Lorenzo: A volte leader del gruppo, a volte spalla affidabile per i compagni. Varia a seconda del piede con cui scende dal letto, ma si fa spesso trovare pronto. Ogni tanto si lascia prendere dal panico, mentre certe situazioni andrebbero affrontare con più coraggio. ORDINATO.
Simoni Gabriele: terzo tempo e tiro dalla media distanza quasi perfetti. Fa sempre canestro. Invece presenta ancora le idee un po’ confuse per quanto riguarda il palleggio e il passaggio. Se le sistemiamo, ruberà il posto di Chris Douglas-Roberts alla Virtus. CONFUSO.
Tartaglia Claudio: inizia bene, poi si perde un pochino. Purtroppo non è sempre presente agli allenamenti, ma quando c’è, dimostra di cosa è capace. Ogni tanto si lascia andare a qualche chiacchiera di troppo, ma non certo per colpa sua. DISCONTINUO nr 2.
Vacchi Giacomo: Guardare troppo basket in tv fa male, sopratutto quello oltreoceano. Testa da giocatore Nba, nel corpo di un bimbo di 11 anni. Bisogna trovare assolutamente un punto di incontro tra le parti. Buona premesse di piede perno….manca solo il tutù rosa. BALLERINO.
Zambon Andrea: favorito palesemente da Madre Natura, si diverte a prendere i rimbalzi in testa (letteralmente) a tutti, facendo arrabbiare e impazzire i sui colleghi di ruolo. Ultimamente un po’ troppo scatenato, deve mantenere un certo “self control”. AVVANTAGGIATO.
Un sentito ringraziamento va innanzitutto ai genitori e alle famiglie (nonne e nonni compresi) che hanno sempre dimostrato una grande disponibilità nei confronti nostri e della società. Ci auguriamo di rivederci tutti a settembre, per poter proseguire insieme nel cammino di crescita dei vostri bimbi. Buona vacanze a tutti.
Alessandro e Barbara.