Approfittando della pausa, forzata, a causa delle disposizioni in materia di sicurezza sanitaria che hanno sospeso i campionati, la Redazione ha deciso di fare il punto a quasi due terzi del campionato, con il nostro capitano, Carlo Curti, snocciolando insieme a lui diversi aspetti di questi stagione.
Carlo questo è il tuo secondo anno nel mondo seniores, come si è evoluto il tuo ruolo e il tuo gioco? “Per quanto riguarda il mio ruolo all’interno della squadra, si è evoluto abbastanza, nel senso che avendo costruito una squadra così giovane, a me e ad altri compagni all’interno del gruppo ci è stato chiesto di fare un po’ da “chioccia” ai neo entrati cercando di dargli una mano in campo e sopratutto in certe situazioni di gioco, speriamo che un minimo le accortezze date siano passate. Per quanto riguarda il mio gioco come sempre preferirei non giudicarmi ed analizzarmi lasciandolo fare a chi di dovere, posso solo dire che questo è il mio secondo anno come playmaker e mi trovo a molto bene in questo ruolo, adoro cercare di mettere in ritmo i miei compagni.”
Cosa pensi del campionato di serie D 2019/2020 ? Lo vedi più o meno competitivo rispetto al recente passato ? ” Domanda ostica, a cui rispondo andando un po’ contro corrente, dicendo che non mi sembra poi così tanto più competitivo dell’anno scorso. Analizzando le partite e non guardando la classifica c’è abbastanza equilibrio in generale, dove tutti o quasi se la giocano con chiunque.”
Cosa significa giocare davanti al proprio pubblico (numeroso) per un giocatore nato a Budrio? “Ha sempre il suo perché, non ho mai nascosto quanto tenga comunque, sia nel bene e nel male, giocare per il mio paese. Ringrazio quindi ogni singolo tifoso che nonostante questo anno traballante ci è venuto a vedere sostenendoci lo stesso.”
Sappiamo che hai anche iniziato il percorso come coach…. ti piace ? Che differenze noti con lo stare sul campo ? “Si, faccio l’assistente allenatore con l’Under 14 di coach Andrea Zucchini e mi diverto a seguire anche l’annata dei più piccoli in assoluto, i Pulcini 2014/2015 (che adoro). La differenza è quella di poter rivedere meglio, da un altra prospettiva, i movimenti e le spaziature in campo, ma sopratutto di provare a trasmettere ai ragazzi e bimbi la passione per questo sport che è alla base di tutto !”
Come capitano di questa giovane formazione cosa ti senti di “promettere” di qui alla fine del campionato ai tifosi ? “Per come sono fatto preferirei non fare promesse che poi magari non sarei in grado di mantenere. Ad ogni modo credo che allenarsi bene e cercarsi in campo, preferendo un passaggio ad un compagno rispetto ad un tiro forzato, e cercare di fare il meglio possibile da qui alla fine, possa solo portare a risultati positivi, ed è quello che proveremo a fare”